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Roncisvalle - Santiago de Compostela (Spagna)

Si è svolto dal 18 al 23 di agosto ed è stato un ciclopellegrinaggio sul Camino de Santiago, percorso che da più di mille anni i pellegrini provenienti da tutto il mondo compiono, a piedi, in bicicletta, o a cavallo, per giungere alla tomba di San Giacomo Apostolo in Santiago e meritarsi la Compostela, diploma in latino che attesta l’avvenuto pellegrinaggio. Il Camino si snoda da est a ovest nel nord della Spagna, partendo da Roncisvalle sui Pirenei e attraversando i Paesi Baschi, la Rioja, la Castilla y Leon e la Galizia. I partecipanti sono stati 3 soci cicloamatori: Ivo Panzani, Mario Grilli e Luciano Benetti, accompagnati dall’auto di appoggio giudata da Irene, consorte di Ivo. Le tappe sono state 6.

18 agosto: Roncisvalle-Najera (175 km):
si parte in discesa, dopo la suggestiva cerimonia della sera prima con la benedizione dei pellegrini e il canto del Salve Regina (in latino) nella Collegiata di Roncisvalle. Ogni ciclista ha con sé la Credential, ossia la carta sulla quale raccoglierà “los sellos”, cioè i timbri che attesteranno il suo passaggio nelle varie località del Camino. Fino a Pamplona tutto bene: si vola!! Poi cominciano i problemi: l’Alto del Perdon è tutto, meno che una salita pedalabile. Si giunge a Puente La Reina, dove tutti i Camini per Santiago si riuniscono in uno solo. C’è un vento impetuoso e contrario alla marcia dei ciclisti: bisogna pedalare anche in discesa!! Viene visitata la Fuente del Vino, singolare fontana dalla quale non sgorga acqua, ma ottimo vino rosso. Viene superata la città di Logrono con qualche problema di orientamento. La cena in un ristorante lungo una stradina del centro di Najera è ottima, per i poveri pellegrini sfiniti…..

19 agosto: Najera-Burgos (95 km):
subito dopo la partenza, si attraversa la bella cittadina di Santo Domingo de la Calzada, famosa per il gallo vivo che viene esposto nella Cattedrale a ricordo di un famoso miracolo. Poi il paesaggio si fa impervio, si supera il passo Puerto de Pedraja (1130 mt), punto più elevato dei Montes de Oca. La discesa finale verso Burgos è molto piacevole, nonostante il vento contrario. Burgos ha una favolosa e immensa cattedrale che contiene anche la tomba di El Cid Campeador, eroe della guerra di liberazione della Spagna del Nord dal dominio dei Mori nel XII secolo.

20 agosto: Burgos-Sahagun (135 km):
si entra nella Meseta spagnola; il Camino passa attraverso immensi campi di grano che si estendono a perdita d’occhio. Ancora forte vento, con clima molto secco che per fortuna rende il caldo sopportabile. Incontriamo molti pellegrini a piedi e alcuni in mountain bike. Tra questi ultimi, anche Davide, italiano di Asti e Hubertus Plenck, tedesco di Monaco di Baviera, entrambi venuti in bicicletta dalle loro città di origine.

21 agosto: Sahagun-Astorga (108 km):
ancora Meseta a perdita d’occhio. Si giunge a Leon, bellissima città dotata di una cattedrale unica al mondo per le sue immense vetrate. Assistiamo ad un matrimonio in cattedrale. Giungiamo nel pomeriggio ad Astorga, città famosa per i suoi dolci (las mantecadas) e per un piatto caratteristico (cocido maragato) a base di ceci. Incontriamo di nuovo Davide e Hubertus Li vedremo ancora parecchie volte lungo il percorso, prima di Santiago.

22 agosto: Astorga-Pedrafita do Cebreiro (107 km):
tappa molto impegnativa; nella prima parte si scala la Cruz de Hierro (1504 mt), poi si scende a Ponferrada dove visitiamo il famoso castello dei Templari. Dopo Villafranca del Bierzo, inizia l’impegnativa salita finale verso Pedrafila do Cebreiro (1100 mt.), punto d’ingresso in Galizia, la regione di Santiago, nostra destinazione finale.

23 agosto: Pedrafila do Cebreiro-Santiago (173 km):
ultima tappa; nella parte iniziale si resta in quota, attraversando alcuni passi della Cordigliera Cantabrica, tra cui l’Alto do Cebreiro e l’Alto del Poio. Si scende poi a Samos e Sarria. Il clima diventa umido atlantico. Attraverso una serie interminabile di brevi salite e brevi discese, si passa per Portomarin, Ventas de Naron, Ligonde, Melide, Labacolla. Giungiamo a Santiago nel tardo pomeriggio. La visita alla splendida Cattedrale è rimandata all’indomani, quando ritireremo anche la Compostela con i complimenti degli impiegati dell’ufficio accoglienza pellegrini per l’impresa ciclistica, a detta loro, fuori del comune portata a termine.

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